Dott. Davide Ghinolfi

Patologie maligne e benigne delle vie biliari

COLANGIOCARCINOMA


Sintomi

Nelle fasi iniziali il colangiocarcinoma non dà sintomi. Successivamente può determinare: dolore, perdita di peso, nausea, malessere. Nelle forme più avanzate o quando colpisce le vie biliari extraepatiche, può dare ittero, che nel 10% si associa a dolore, febbre, colangite. 



Diagnosi

Nel sospetto di colangiocarcinoma, la prima indagine da eseguirsi è l’ecografia, che può dimostrare l’eventuale presenza di dilatazione delle vie biliari. Successivamente sono fondamentali la tomografia assiale computerizzata (TAC), e la risonanza magnetica nucleare (RMN) e colangio-risonanza (Col-RMN) che permettono di studiare l’anatomia dell’albero biliare e la sede del tumore, l’eventuale diffusione a strutture e tessuti sia vicini che distanti. Infine, la colangiografia percutanea transepatica (PTC), in cui un ago molto sottile inserito nel fegato consente di iniettare mezzo di contrasto per visualizzare le vie biliari e di eseguire un “brushing” (biopsia del tumore) e la colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (ERCP), che consente per via endoscopica di ottenere immagini delle vie biliari ed eseguire biopsie, saranno fondamentali per una diagnosi certa della malattia.

Trattamento

Il trattamento del colangiocarcinoma varia in funzione dello stadio e grado di malignità, posizione del tumore e stato di salute generale del paziente.

  • Chirurgia

    La rimozione chirurgica del colangiocarcinoma rappresenta il trattamento più efficace ai fini della guarigione. L'intervento di rimozione chirurgica di un colangiocarcinoma prevede l’asportazione del dotto biliare che ospita il tumore e della porzione di fegato in cui il tumore si è diffuso (epatectomia parziale).  

  • Radioterapia

    La radioterapia prevede l'esposizione della massa tumorale a una certa dose di radiazioni ionizzanti ad alta energia (raggi X), le quali hanno lo scopo di distruggere le cellule neoplastiche.

  • Chemioterapia

    La chemioterapia consiste nella somministrazione di farmaci in grado di uccidere le cellule quelle tumorali. In presenza di colangiocarcinoma, la chemioterapia può costituire una forma di trattamento pre-chirurgico per ridurre l’estensione del tumore e renderlo operabile, o post-chirurgico (chemioterapia adiuvante) per distruggere le cellule tumorali non eliminate con la chirurgia


  • Stenting biliare

    Quando la chirurgia o la chemioterapia non sono immediatamente eseguibili si può ricorrere a cure palliative come lo stenting biliare (ovvero l'inserimento in quest'ultimo di un tubicino di plastica, metallo o altro materiale speciale per ristabilire il flusso della bile all'interno dei dotti biliari) o il drenaggio biliare percutaneo (ovvero il posizionamento di un drenaggio percutaneo all’interno delle vie biliari per permettere la fuoriuscita della bile)

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